venerdì 23 dicembre 2016

Cronaca di uno strano weekend a Berlino

E niente lo avevo detto.  Avevo detto che del weekend fuori per il mio compleanno avrei voluto parlare solo dopo averlo fatto.
Perchè chissa come mi sentivo che non dovevo dirlo, che un po' mi sarei portata sfiga a sbandierarlo ai quattro venti. E invece anche così....

Premettendo che noi stiamo tutti bene, abbiamo passato, nei giorni scorsi, una bella piccola vacanza di famiglia a BERLINO. A 500 mt da dove hanno fatto l'attentato!

Per fortuna noi quella sera avevamo deciso di andare da un'altra parte, e proprio dove c'è stato l'attacco ci saremmo dovuti andare il giorno successivo. Insomma ce la siamo scampata, ma di certo il clima della vacanza non è stato dei migliori.
Avevo in mente di fare tutto un bel post descrittivo, una specie di guida, ma onestamente non mi pare il clima più adatto.
E allora voglio solo segnare i punti più e meno belli che voglio comunque conservare nella memoria:

Quelli belli:

  • L'emozione. L'olocausto, la seconda guerra mondiale e la guerra fredda sono ancora così vicine che vederne i simboli è molto toccante. 
  • I bambini: Lollo è stato magnifico, a quasi 5 anni ha camminato sempre senza lagnarsi, si è mostrato curioso di vedere le cose, insomma ormai è pronto per questo tipo di vacanza. Flavio ci ha fatto un po' impazzire, giustamente tutto quel tempo sul passeggino si scocciava (1 anno e mezzo). Ma nel complesso, grazie anche a diverse attrazioni adatte a loro, è andata bene
  • Il cibo. Che Lollo amasse le salsiccie e i wurstel era risaputo. Ma vedere Flavio che appena entriamo nel pub indica i wurstel e urla Pappa Pappa tutto felice è stato uno spasso.
  • La mia festa. Il maritozzo che organizza una festa con pizza, palloncini e candeline in camera, eravamo solo noi 4 ma la festa è stata stupenda.
  • Il fitbit, mio regalo di compleanno, che dopo questi 3 giorni mi dice che la mia media di passi sono 20.000 al giorno! Ora si torna alla vita sedentaria!
Quelli meno belli:
  • La sensazione di pericolo dopo l'attentato. Dovermi separare dal maritozzo che andava a cercare un taxi mentre io rimanevo nel ristorante con i bambini, la paura che potesse succedergli qualcosa. Brutto brutto brutto
  • Il freddo. Mi aspettavo che fosse ancora più freddo, noi abbiamo beccato giornate calde, ma comunque girare con due bambini imbacuccati in sciarpa, cappello, guanti e coperte per il passeggino non è stato facile
  • Sbagliare l'orario del volo di ritorno e arrivare in aeroporto con un'ora di anticipo...
  • Trovare tante attrazioni chiuse per lutto. Per carità, giustissimo che le avessero chiuse, però dai che sfiga, probabilmente era la mia unica occasione per vederle, 
Comunque nel complesso è andata bene lo stesso, anche se devo ammettere che la città non mi è piaciuta tanto, rispetto alle altre capitali europee ce ne sono molte altre che ho amato di più!
Per la prima volta non sono tornata a casa pensando "io qui ci vivrei volentieri"