venerdì 25 gennaio 2013

Al lavoro!

LG sta per compiere un anno, e si avvicina anche il momento in cui dovrò tornare a lavorare a tempo pieno.
Mi prende un po' d'ansia a pensarci, non so davvero come riuscirò a gestire tutto, e soprattutto come vivrà LG questa separazione forzata.
Eh sì, perchè purtroppo io dovrò uscire da casa alle 7.30 e tornerò di nuovo verso le 19.30, e sono tante tante ore lontani...
A parte le questioni logistiche, tipo chi tiene il pupo dalle 16 in poi quando anche il Maritozzo lavora, quello che mi preoccupa è proprio che potrò vederlo poco e dedicargli poco tempo.
Ma d'altronde non c'è molta scelta! Mi piacerebbe cambiare lavoro e trovare qualcosa con orari più semplici e più vicino a casa, ma con la moria di lavoro che c'è non posso fare la schizzinosa (come dice la ministra).

Quindi ci rimbocchiamo le maniche!
Per fortuna credo di aver trovato una baby sitter che mi soddisfa, che poi sarebbe la fidanzata del padrino di LG: uan ragazza carinissima, che vuole bene a LG, e che si è già cresciuta un nipotino da sola. Sono contenta perchè di lei mi fido a occhi chiusi, come se fosse una di famiglia.

E nel frattempo, sono ricominciate le trasferte! 2 giorni a Madrid, LG solo a casa con il Maritozzo. E' andata abbastanza bene, solo la prima notte ha sofferto la mia mancanza, poi la seconda già si era abituato. Ma quanti sorrisi quando mi ha rivisto!

E a proposito di Madrid, ma quanto è civile un paese che addirittura sull'autobus ha il seggiolino per i bambini? Abituata all'Italia che non è per niente child-friendly, sono rimasta a bocca aperta!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

il ritorno al lavoro e' sempre duro soptratutto dopo un po' che stai con il bimbo...la maternita' e' sempre troppo poca, per fortuna io sono riuscita a rimanere con il mio fino alla matern,a perche' lavorando in proprio, me lo sono gestita in modo diverso..
ma se decido per il secondo, mi sa che le cose cambiano..

iris ha detto...

pensa io che sono andata con la bimba di 5 mesi...ma non potevo fare altrimenti. E' dura. è dura...forse però, più per noi che per loro...
riguardo al grado di civilizzazione dell'italia rispetto al resto del mondo...lasciamo perdere...anche se credo che alla fine, a forza di lasciar perdere, anche noi ci mettiamo allo stesso livello...E' pur vero che in questa fase i problemi gravi sono altri ma è anche vero che bisognerebbe iniziare dalle piccole cose per migliorare....

Nina Cerca ha detto...

Se ci penso viene l'ansia a me! Credo che per dirsi civile un paese dovrebbe proprio partire dalle politiche familiari, creare sostegni, aiuti, accoglienza migliore per bimbi e mamme. Quando penso che in nord europa coppie giovani riescono con facilità a comprare casa e, se vogliono, a crearsi una famiglia con 3/4 figli, penso che hanno creato le basi per il benessere, una qualità di vita che noi ci sognamo. Sono liberi di scegliere. A malapena qui riesci a crescerne uno!! Sob.

Brioscina ha detto...

Qui sembra che cercano di metterti i bastoni tra le ruote, perchè anche quelle poche iniziative che ci sono sono talmente complicate a livello burocratico che ti passa lo stesso la voglia!

alessia ha detto...

Ooh il seggiolino in autobus.. non l'avevo mai sentita sta cosa, bello! Però scusa ce n'è uno solo o almeno un paio?

Brioscina ha detto...

Mi dispiace Alessia, solo uno! Non so tu come faresti!